Il Movimento Cinque Stelle San Giuliano Terme fa
qui il mio contributo alla commissione 2 del 30.7.2015 sull'emergenza abitativa.
contributo commissione seconda su emergenza abitativa
EMERGENZA ABITATIVA - DIRITTO ALLA CASA
DOCUMENTO PER COMMISSIONE SECONDA
30.7.2015
Dal momento che
- l’emergenza casa e il disagio
abitativo stanno coinvolgendo categorie sociali sempre
più numerose e diverse come i coniugi
separati, i nuclei monoparentali, i lavoratori
precari, gli anziani soli, le giovani
coppie a basso reddito, gli stranieri;
- non solo la casa è un diritto
fondamentale dell’individuo, ma lo è anche quello di
rendersi autonomi dalla famiglia di
origine;
- l’ultimo intervento statale che
destinò ingenti risorse alle politiche abitative risale
agli anni ’70 del secolo scorso (il
piano decennale promosso con la legge 457/1978);
- le assegnazioni degli alloggi di
emergenza sono state di recente delegate all’ASP,
mentre la manutenzione e la cura del
patrimonio immobiliare, nonché la riscossione
dei canoni, la revoca e la decadenza
restano di competenza comunale;
si verifichi
- l’entità della permanenza negli
alloggi di emergenza: chi, da quanto tempo e in base
a quali criteri di ingresso e la loro
sussistenza attuale;
- Il numero degli individui e delle
famiglie in lista di attesa per l’assegnazione di una
casa popolare;
- lo stato degli alloggi d’emergenza
e delle locazioni di proprietà comunale e la
possibilità di riqualificazione urbana
secondo standard di qualità ambientale,
energetica e sociale;
- la possibilità di stimolare -
cercando alleanze - scelte politiche a livello nazionale e
regionale che favoriscano soluzioni
concrete all’emergenza abitativa;
- l’opportunità di prevedere una
unità di controllo e coordinamento tra ASP e
Comune, ossia tra i soggetti che si
occupano a diverso titolo (aspetto sociale e
Emergenza abitativa – Diritto alla
casa delle assegnazioni di alloggio emergenziale e/o Erap,
individuandone i responsabili fra il
personale interno già in carico al Comune.
SI RITIENE PRIORITARIO METTERE IN ATTO
STRATEGIE CAPACI DI:
aggiornare le graduatorie degli
individui e dei nuclei familiari svantaggiati, rispettandone i
tempi stabiliti da Regolamento;
accelerare i tempi di assegnazione
degli alloggi ERP;
inserirsi nel percorso di confronto
negoziale fra la Regione e le OO.SS. degli inquilini per i
criteri di accesso e delle graduatorie:
risulterebbe parzialmente inattuato il protocollo
sottoscritto riguardante le fasce a
canone sociale ISEE/ERP
verificare la situazione reale di ogni
immobile, il loro utilizzo, da parte di chi, per quanto
tempo e con quali requisiti;
improntare una forte azione di
contrasto degli affitti in nero;
prevedere agevolazioni e sgravi fiscali
per i proprietari degli alloggi, che usufruendo della
mediazione del Comune affittano a
canoni calmierati e concordati, con ulteriori detrazioni
per i proprietari che hanno bassi
redditi, documentati attraverso Isee; l’applicazione
dell’aliquota prima casa per le
abitazioni di proprietà degli anziani ricoverati in strutture
protette non concesse in locazione;
individuare tra il patrimonio
immobiliare comunale eventuali cambi di destinazione d’uso,
alla luce, appunto, dell’eccezionale
richiesta abitativa;
destinare alla riqualificazione i
proventi di eventuali dismissioni del patrimonio abitativo più
vetusto e considerato irrecuperabile;
ricercare eventuali risorse e
investimenti regionali (vedi Piano Casa Triennale) da destinare
al recupero del patrimonio immobiliare
abitativo del Comune;
procedere al recupero dell’esistente,
dando la precedenza alla messa in sicurezza delle
locazioni: antisismica, abbattimento
delle barriere architettoniche e di sicurezza domestica
(domotica);
informare correttamente la popolazione,
mediante dépliant o vademecum, sulle condizioni
e modalità di accesso agli alloggi
popolari;
educare la cittadinanza all’idea che
l’alloggio ERP (Edilizia Residenziale Popolare) deve
essere concepito come una locazione “di
passaggio” e non addirittura un diritto-vitalizio da
ereditare;
studiare - insieme alla Regione ma
anche alle Associazioni che operano nel sociale, non
ultima la Curia - forme di incentivo e
sostegno ai giovani, alle famiglie di nuova costituzione
per l’accesso alla casa; risposte
adeguate al disagio abitativo degli anziani.
URGE ALTRESÌ
ampliare le possibilità locative, sia
per l’ emergenza straordinaria abitativa, sia per le case
ERP di edilizia popolare a canone
sociale, escludendo cementificazioni e consumo ulteriore
di suolo;
studiare, anche coinvolgendo i
costruttori edili, forme alternative di edilizia residenziale
sociale ( housing sociale), di
autocostruzione associata, ossia strumenti innovativi di edilizia
popolare che permetterebbero l’accesso
ad alloggi dignitosi con canoni di locazione
agevolata e possibilità di riscatto
dell’abitazione, anche a coloro, specie giovani, che non
potrebbero mai accedervi, né
riuscirebbero ad affrontare le offerte del libero mercato.
porsi quali mediatori tra proprietari e
affittuari per strutturare nel tempo un mercato
dell’affitto a canoni sostenibili
regolato, appunto, dal pubblico, a partire dallo sfitto.
dotarsi di un Fondo di Garanzia a
vantaggio dei proprietari e degli inquilini, formato da
risorse finanziarie certe (dall’ex
Fondo Sociale per l’affitto, da una quota di finanziamento
regionale, una quota del Comune che a
sua volta potrebbe coinvolgere altri soggetti, da
una parte delle risorse derivanti dal
recupero dell’evasione immobiliare legata agli affitti in
nero);
prevedere forme di convenzione con
alloggi di proprietà privata da destinare
prioritariamente a determinate
categorie sociali: coppie di giovani, lavoratori in mobilità,
famiglie monoreddito con minori a
carico ecc.
programmare la realizzazione o
l’adattamento di appartamenti di piccole dimensioni, privi
di barriere architettoniche,
predisposti per la condivisione di alcuni servizi, attrezzati per
affrontare anche eventuali problemi di
mobilità, ivi compresi gli anziani.
San Giuliano Terme
cons. Silvana Minucci
Portavoce M5S
San
Giuliano Terme
Silvana
Minucci
Consigliere
Comunale
Movimento
Cinque Stelle